domenica 19 novembre 2006

Segreti di Famiglia

Bella cosa, le famiglie.

Pranzano insieme, si confidano, a volte litigano, combattono Vampiri e di tanto in tanto salvano il mondo. Quando non si stanno uccidendo a vicenda. Chi non ha mai fatto roba del genere?

Gli Ombrafiorita lo fanno spesso. Almeno nel mondo di Witchcraft, gioco di ruolo pen&paper. Incarnati nei corpi di ossa e sangue pulsante dei giocatori, gli Ombrafiorita combattono il male: e se _loro_ sono i buoni, meglio non pensare a chi siano i cattivi.

Questo blog è legato a doppio filo ad una Campagna (o Cronaca, o Storia, o fate-voi) di Witchcraft: il gioco è prodotto negli Stati Uniti dalla Eden e portato in Italia dalla Wildboar. E giocato da un bel po' di tizi come me, te e gli Ombrafiorita.

In queste pagine non troverete la descrizione di quel che accade durante le sessioni di gioco, scritte da me, il bellissimo e onnisapiente Master. Troverete invece pensieri, riflessioni, frammenti di diari e quant'altro venga in mente di postare ai giocatori. Saranno loro - o meglio, i loro personaggi - i veri protagonisti, com'è giusto che sia. Potrete così godere le vicende degli Ombrafiorita dal punto di vista di chi le vive davvero, e scusate se è poco.

Qualcuno è interessato a racconti più tradizionali? Suggerisco la lettura di Toilet, dove le vicende della famiglia vengono adattate in forma di racconto.

Per ora, ecco un breve riassunto. Poi la palla passa ai personaggi.

Gli Ombrafiorita sono una famiglia la cui storia va indietro nei secoli. Ed è una storia ricca di magia: avventurieri, occultisti, talvolta mostri, fantasmi, truffatori, gli Ombrafiorita hanno sempre trafficato con Arti Oscure e a volte Oscurissime, uscendone bruciacchiati ma integri. E nel corso dei secoli hanno accumulato un'immensa fortuna.

Peccato che sia finita. Al momento gli Ombrafiorita sono caduti in disgrazia. All'inizio della nostra Storia, gli ultimi quattro rampolli vivono nella gloriosa Villa di famiglia, un tempo splendente, oggi diroccata, alla periferia di Roma. Bada a loro Aristide, un vecchissimo maggiordomo che lavora gratis, per il solo rispetto che porta al nome Ombrafiorita. I nostri saran pure maghi, ma devono giorno dopo giorno barcamenarsi per portare il pane in tavola. Con ogni mezzo. O quasi.

Togliete il "quasi".

Negli ultimi tempi gli Ombrafiorita si trovano in difficoltà particolarmente serie. Un vecchio nemico di famiglia, Reich, è tornato a Roma. Reich è un Vampiro vivo almeno dai tempi di Babilonia (mica cazzi), e dieci annio fa ha ucciso in combattimento il nonno dei quattro Ombrafiorita, uscendone però quasi distrutto anche lui. La nonna sparì poco dopo lo scontro. I genitori dei quattro erano morti anni prima, in circostanze misteriose.

Reich si appropria di un grimorio, il De Evocatione Monstruositatis, che permette di evocare strane creature fatte di ombra, assassini provetti. E trova il tempo di sconfiggere sonoramente gli Ombrafiorita in uno scontro frontale, rifiutandosi però di ucciderli. Forse spera di arrivare alla loro nonna. Forse ha altri piani. Chi lo sa?

Al quartetto base si uniscono uno zio, un cugino, e un cugino di secondo grado, che ha il piccolo difetto di essere morto da un po'.

E Reich continua la sua marcia. La sua società prende l'appalto per i lavori della Metro C, finanzia numerose opere di restauro in tutta la città, e quando Veltroni muore misteriosamente d'infarto, si sussurra il suo nome come prossimo candidato.

Non è tutto qui. Le Sentinelle, gruppo di guerrieri ultrareligiosi di cui uno degli Ombrafiorita fa parte, sono in subbuglio: un gruppo piccolo ma agguerrito li ha traditi. Ed è passato dalla parte di Reich, a quanto pare...

Di recente gli Ombrafiorita hanno trovato un edificio, a San Lorenzo, che pare occupato da questo gruppo di Sentinelle. E stanno andando all'attacco.

Prima di passare la palla ai personaggi, una breve descrizione dei loschi figuri di cui leggerete.

Nessun commento: