martedì 16 settembre 2008

INIZIO DI UNA NUOVA VITA?

Qualche sera fà sono stata invitata ad un party moooolto esclusivo. Io indossavo uno splendido Prada fatto su misura per me: bustino steccato in pizzo nero e gonna lunga in raso. Anche le scarpe erano Prada. Infine uno splendido diamante su montatura di Cartier adornava il mio collo. Perfettamente a mio agio fra la società bene girovagavo accompagnata da Carla che mi raccontava del suo splendido viaggio di nozze con Nicolas. Ma proprio mentre stavo prendendo un flut di champagne un incontro di sguardi ha cambiato la mia vita. Di fronte a me c'era Stefano che mi ha subito riconosciuta (avevo sfilato come ospite d'onore alla presentazione della linea di Prada dedicata proprio a me). Da quel momento non abbiamo più smesso di chiaccherare, e dopo ore passate sul terrazzo a goderci i riflessi della splendida luna piena sul laghetto davanti a noi è arrivato pure Domenico. Abbiamo parlato della mia passione per la moda, del mio hobby di creare schizzi di alta moda giovanile, ecc, e alla fine mi hanno chiesto di collaborare con loro. Ebbene si, da quasi una settimana sto lavorando per Dolce&Gabbana realizzando modelli per la loro nuova linea chiamata "Isis". Inoltre mi hanno gentilemnte donato un jet privato con cui poter raggiungere tutti party a cui devo presenziare. Nel frattempo ho riarredato la mia camera di Villa Ombrafiorita, tutta nei toni del bianco e nero, ho piazzato un enorme specchio nel soffitto e da una nuova porta laterale si accede alla camera attaccata alla mia in cui ho fatto realizzare lo stesso armadio che aveva carrie nel film di Sex and the City.

Angelo è stato riammesso fra le Sentinelle ed anzi lo hanno promosso a loro capo spirituale. Finalmente potrà propinare le sue prediche a chiunque. Inoltre mi sta aiutando in questa mia nuova avventura nel campo della moda, mi sostiene, mi consiglia, mi promuove. Infatti una parte dei proventi delle vendite delle mie creazioni andranno devoluti al centro di accoglienza per bambini maltrattati fondato da lui. Finalmente sono riuscita a conquistarmi la sua stima...

Aristide si è trasferito per un pò di tempo nel regno di ghiaccio per tenere un corso di aggiornamento alla servitù del castello. Ho sempre detto che Aristide è un grande, uomini di quello stampo non se ne trovano più. Certo che a casa si sente la sua mancanza... Come prepara il thè lui nessun altro... Aristide torna prestoooooooooooo, se non vuoi che continuiamo a mangiare schifezze di ogni genere....

Veronica ha deciso di partire per Londra per condurre i suoi soliti esperimenti chimici... Le hanno detto che gli scienziati di un'organizzazione che ha sede lì ha scoperto nuove sostanze naturali che fanno veri miracoli... La casa senza lei che corre nuda per i corridoi sembra vuota. Strano a dirsi, ma mi manchi...

Alex, ora che ha la sua nuova mano, si è comprato una moto ruggente e l'ha modificata in modo che non possa passare inosservato. Tutte le sere esce di casa con una maglietta di un super-eroe differente, non manca mai ad una festa o ad una serata in discoteca, si fa fotografare con una tipa sempre diversa e torna a casa a sole già sorto. Ovviamente poi passa quasi l'intera giornata a dormire e al di là di ciò che leggo sui giornali di pettegolezzi non ho più notizie di lui, pur vivendo nella stessa casa..

Zio Osvaldo per il momento si è trasferito a casa della sua bellissima De Tweer. Sta cercando di creare un commercio fra il mondo di Ferie e il nostro mondo. Spero andremo presto a cena da loro, visto che non posso più resistere senza vedere la mia adorata Arabella...

Enrico ha ripreso il suo posto al cantiere della Metropolitana, ma come capo dei lavori. Lui dirige, comanda, e ogni decisione deve passare da lui. Ha un enorme ufficio in cui sta sempre rintanato, dotato di ogni confort possibile e immaginabile, e un cartellino fuori dalla porta con su scritto: "Enrico Maria Onofrio R - IL MAGO PIù POTENTE DELL'UNIVERSO".

Ugià per lo più girovaga attorno ad Enrico. Direi che le piace correre in giro per il cantiere a dare la caccia a tutti i topi che incrocia lungo il suo cammino. E per riposarsi e affilarsi gli artigli adora il tappeto di pelo che sta nell'ufficio di Enrico, quindi anche lei ormai si vede poco per casa.

Infine Evelyn ha ricominciato il suo lavoro di investigatrice, ma ovviamente si è comprata o fatta costruire tutti i gadget più sofisticati che ci siano... Altro che 007... E' diventata la migliore investigatrice di Roma e non solo. Il restante tempo libero ha deciso di passarlo in palestra ad allenarsi con la spada, dice che fa figo...

Direi che la vita ci sorride... ma con un pò di tristezza mi chiedo: ritorneremo mai ad essere la famiglia unita che eravamo?

TUTTI PER UNO E UNO PER TUTTI

domenica 7 settembre 2008

Epilogo... (?)

La S.V. e' invitata a partecipare al party che si terra' sabato 13 c.m. presso il "Legamento"

R.S.V.P.

La Famiglia Ombrafiorita

Quando un invito del genere viene recapitato con mezzi mondani (e non) a tutta la "creme" della citta' e dintorni, il messaggio e' piuttosto chiaro per tutti:
Sabato 13 abbiamo da fare, non fatevi trovare in giro per Roma.

Ad onor del vero, i "party" degli Ombrafiorita sono molto gradevoli, anche se non fossero un obbligo tutta la Roma che conta si precipiterebbe.
Musici di Færie, vini pregiati, spettacoli di ninfe danzanti e tutta l'opulenza che potere, ricchezza e immodestia possano concepire. Qualcuno potrebbe fare obiezioni al gusto barocco che li caratterizza ma mai a voce troppo alta e mai in assoluto davanti alle gemelle che fanno gli onori di casa, la pazienza non e' nel novero delle qualita' di questi anfitrioni.

Sabato 13 settembre 2008
Un uomo fruga nei propri cassetti, con l'aria di chi vede tutto per la prima volta.
Piove, l'acqua schizza sulle finestre e i rivoli disegnano presagi di vendetta e morte.
Questa sera l'uomo non ha accompagnato col solito sguardo laido la figlia piccola della sua compagna mentre andava a letto. Non si e' leccato le labbra come una jena affamata pregustando il momento in cui la madre avrebbe lasciato la piccola incustodita e lui, l'orco domestico, avrebbe ricominciato a giocare con la sua preda.
Come l'altra, la prima bimba, cosi dolce, cosi innocente. Era andato avanti per mesi a violentarla ma poi la piccola aveva ceduto. Non aveva certo avvertito la mamma, per nessuna ragione lo avrebbe fatto. Una buon mix sensi di colpa e catechismo l'avevano tenuta muta come un pesce. Peccato, alla fine aveva ceduto e dopo un volo di cinque piani l'aveva lasciato senza piu' il suo giocattolino.
No, questa sera l'unica cosa che l'uomo puo' permettersi di fare e' di avere paura, rincattucciato in angolo della propria mente, mentre la creatura che ha preso possesso del suo corpo lo muove come un fantoccio verso l'uscita.
Ha paura ma non ne ha abbastanza... non ancora.

Angelo e Ugia' aspettano li vicino, in ombra. Lo vedono arrivare barcollando.
-Ci hai messo una vita, Osvaldo.
-Lo so, scusa. Non trovavo l'orologio.
-?? ... Ma dove lo stiamo mandando non ne avra' bisogno...
-Lui no...io si. Vale ancora qualche spiccio, sai?
Angelo non risponde, scuote la testa e mormora delle preghiere.

In un prato, sotto la pioggia l'uomo ha di nuovo il controllo di se stesso, la creatura lo ha lasciato ed ora aleggia traslucida vicino a lui, ricorda vagamente il profilo di uno stregone tribale ma e' difficile farsene una idea con la pioggia che gli ferisce gli occhi.
Davanti a lui severo, immobile lo fissa un prete.
L'uomo non ha nemmeno il tempo di parlare che Angelo lo incalza.
-Il pentimento porta all'espiazione e l'espiazione al perdono. Sei pronto a pentirti dei tuoi peccati, accettare la giusta punizione e salvare cosi' la tua anima immortale? Parla, il tempo che ti e' concesso non e' molto.

- ... che dici, io non ho fatto nulla ... aiuto, AIUTO!
-Sappiamo tutto di te e di tua figlia, non mentire, pentiti finche' sei in tempo.
L'uomo prova a scappare schizzando fango mentre corre alla cieca lontano da quell'incubo...
Un piede esce dal buio colpendolo con precisione letale sul plesso solare facendolo piegare, un istante dopo un gomito impatta con violenza sulla sua nuca, mentre il buio si fa sempre piu' fitto una voce disincarnata mormora:
-Grazie Ugia', ma non sarebbe andato lontano...

Di nuovo la pioggia sul viso, e' di nuovo cosciente
-Che ti dicevo Angelo? Questa gente non si pente... Procedo?
Il prete annuisce.
-Vieni con me, andiamo a trovare tua figlia.

In un istante il mondo collassa, non piove piu', l'uomo e' disorientato, seduto in mezzo ad un deserto di cenere, il cielo viola e nell'aria un odore di morte.
Vicino a lui c'e' la figura che prima era traslucida, ora e' concreta.
Vecchio, scarno, coperto solo da un perizoma e dai suoi tatuaggi Osvaldo sorride con i denti limati.
-Ti piace il posto? "I Reami della Morte", sono pochi i mortali che li hanno visti mentre erano in vita, sei fortunato!
-ed ora? domanda l'uomo
-ed ora restarai qui, non avrai bisogno ne di bere ne di mangiare... aspetterai qui che il tuo corpo venga lentamente dissolto e la tua anima divorata.
Dovevi dar retta a mio nipote Angelo, ci saremmo limitati a ucciderti... Addio.

Osvaldo torna al mondo dei motali, Il prete e il Bast lo guardano.
-Tutto fatto, corriamo al Legamento, forse facciamo in tempo a vedere la collezione di moda che Prada ha dedicato ad Iside... Ah il Rolex era falso, pure pezzente oltre che pedofilo... a proposito, Angelo, come hai detto che si chiamava?
La notte li ingoia.