venerdì 14 dicembre 2007

A PRESTO

La fortuna, sembra incredibile, ha buttato un occhio in casa Ombrafiorita.
Aristide finalmente ha avuto la sua giusta ricompensa. Un giorno ha partecipato al concorso, che stava sulla scatola del thé (che compra sempre lui visto che noi non abbiamo mai un Euro) e ha vinto.
Incredibile ma vero.
Il premio consisteva in un viaggio a Londra per tre persone ma senza soggiorno.
Il problema è stato risolto subito dalla carissima cuginetta Kimmy, che facendo il classico trucco dello squillo e ha fatto due chiacchiere, con i suoi amici di Londra.
Dopo le due telefonate aveva trovato casa per se e Aristide.
Lei avrebbe dormito da un suo “amico”(così almeno dice ), mentre Aristide sarebbe andato a casa di certi amici di amici di amici in periferia.
Ma di sicuro Aristide non po’ rimanere solo e quindi Veronica ha deciso di fargli compagnia. Quindi adesso stanno li.
Molto probabilmente ritorneranno solo quando avranno rivinto il viaggio per Roma.
Secondo me ci rimangono.


venerdì 9 novembre 2007

Guardando qua e la

Cari cuginetti, zietto collana e parenti vari . Mentre facevo ricerche nella biblioteca ho trovato il diario di Emilio Isidoro “ il sognatore “ Ombrafiorita . Leggete fino alla fine

Dal diario di Emilio I.
Roma 13/11/1771

Dopo un lungo viaggio nella terra Australe, sono tornato a Roma. E chi trovo a casa la cara Ermengarda che discuteva con Amelia dei Ripa. Amelia si vantava che le sue feste di Capodanno erano le più belle e le meglio frequentate da parte dei nobile romani.
Ermengarda era viola dalla rabbia. Leggendogli nella mente sentivo la sua furia aumentare ad ogni parola della “nobil donna “ . Purtroppo non ha segreti per me, carino lo stalliere, meglio lasciar stare prima di cadere nell’indecente.
Ermengarda si girò e mi guardò, ormai lo conoscevo bene quello sguardo “Per favore aiutami ad uscire da questa situazione non ne posso più delle “quanto sono belle le sue feste ,i suo amanti , dei suoi terreni strepitosi e di tutti i suoi strepitosi eccetera eccetera, prima che la riduco ad un tizzone ardente.”
A quel punto l’orgoglio di famiglia chiedeva vendetta e la invitai alla più strepitosa festa di Capodanno che Roma avesse mai visto.
Strano il suo comportamento si alzo stizzita e usci di casa così velocemente che non feci neanche in tempo a salutarla.
Ermengarda mi guardava cercando di capire se stavo scherzando o dicevo sul serio.
Gli ho detto di non preoccuparsi e che in Australia avevo imparato un pò di nuovi trucchetti che ci avrebbero aiutato.



Dal diario di Emilio I.
Roma 14/11/1771

Ermengarda questa mattina era irrequieta . Ormai la tensione si legge chiaramente sul suo viso.
Non ti preoccupare Erme ci pensa il tuo fratellino a far fare buona figura alla famiglia.
Il suo sguardo non è stato dei più fiduciosi.
Mi sono fatto portare un po’ di fogli di carta e dell’inchiostro.



Dal diario di Emilio I.
Roma 15/11/1771

Le lettere che ho scritto questa notte sono state spedite.
La sorellina finalmente mi ha datto il ben tornato. Ci sono voluti solo due giorni questa volta.
Poi mi chiese cosa avevo in mente.
Gli ho detto di non preoccuparsi e di lasciarmi fare.


Dal diario di Emilio I.
Roma 24/12/1771

Ormai manca solo una settimana, tutti gl’inviti sono stati spediti e le risposte alle mie 10 lettere sono arrivate. Procede tutto come da dovere e questa sera inizia la prima fase del piano.
Ermengarda ormai ha i nervi a fior di pelle. Mi ha affrontanto con fare minaccioso, chiedendomi cosa avevo in mente.
E a questo punto perché spiegarlo, meglio mostrarglielo.
Il suo furore si cambio in euforia e gioia.



Dal diario di Emilio I.
Roma 31/12/1771

Finalmente i miei ospiti sono arrivati li ho fatti accomodare nella casa della servitù.
Il piano è giunto all’ atto finale
Il mio vecchio amico Anselmo e sua moglie stanno adattando gli abiti e le tavole stanno per essere imbandite
Tra un po’ sarà ora di andare in scena.
Lungo il viale le torce sono state accese e tra un po’ arriveranno i miei ospiti.
Merda merda merda

Dal diario di Emilio I.
Roma 01/01/1772

Questo pomeriggio quando mi sono svegliato, con un po’ di terrore e un po’ di gioia.
Terrore perché le cose sono andate troppo bene, gioia perché le cose sono andate anche bene.
Qualche ricordo finalmente riaffiora dal troppo vino bevuto.
La Contessa Amelia dei Ripa era arrivata per ultima, come le tutte prime donne, si fanno aspettare.
Quando entrò nella gran sala la sua presenza attirò tutta l’attenzione su di e le sue splendide cortigiane.
Forse si era portata la compagnia per poter sparlare con qualcuno, ma per sua sfortuna avevo i miei amici che mi facevano da spalla.
Quando il primo si presentò alla baronessa si presento come “ Il sultano delle Isole Bilboa “ lo so che non esistono però, contavo sull’ignoranza della baronessa, e per fortuna lo è.
Poi arrivo la Reggina Mariunna un piccolo stato dalle parti dell’Australia.
La serata è continuata con balli, cibo, e vino in quantità.
Ermengarda non stava più nella pelle, sapeva cosa avevo in mente.
La festa in realtà non era stata che una banale festa. Però tutti si stavano divertendo.
Adesso toccava a me.
Feci allontanare la Contessa con un pretesto, vedi il figlio bello e aitante del sultano di Bilboa. Quando si chiusero in camera il mio complice gli fece bere un buon bicchiere di vino un po’ modificato con una polverina un po’ speciale. Che la fece cadere in un lieve sonno, e a quel punto sono entrato io in gioco.
Certo che quei aborigeni mi hanno insegnato bene.
Gli feci sognare di tornare nel salone ma quando aprì la porta la sala era sparita.
Si trovò in un posto tutto polveroso e pieno crateri e gl’invitati che si erano fermati a guardare, una pendola che stava sospesa a mezz’aria.
La ormai sbalordita Contessa rimase ancora più a bocca aperta quando in cielo invece di vedere la Luna vide una strana palla blu.
Amelia si voltò verso di me e mi chiese dove eravamo ed io gli risposi con tutta la calma “siamo sulla luna , le avevo detto che sarebbe stata una festa speciale” a questo punto, la nobil donna svenne tra le mie braccia.
Quando si riprese tutto era finito, tranne che la festa che durò fino alle 9 del mattino dopo.


In serata mi sono arrivati i complimenti da parte di Ermengarda. I suoi ospiti si erano divertiti.




Dal diario di Emilio I.
Roma 02/01/1772

Caro Enrico quando leggerai questo diario di allo zietto di passare nel deserto centrale australiano li ci sono degli indigeni molto simpatici.

Prima o poi ci ritroveremo.


Emilio Isidoro “ il sognatore “ Ombrafiorita

giovedì 1 novembre 2007

Piove... Il cielo è grigio e piove... Guardo fuori e mi sento malinconica. Dovrei sistemare la mia camera. Chiederò ad Aristide di aiutarmi quando avrà finito di sfaccendare in cucina. Ma che starà facendo mai? Sempre rape, solo rape, pranzo e cena rape. Parigi... Quanti ricordi... Mi manca il lusso e la spensieratezza di quei giorni... Quei giorni che non sembrano più appartenermi. Questa è la mia nuova vita. Rape, 1 filtro di te per 6 persone, tende rotte, divani laceri. Ma finalmente, dopo anni, mi sento a casa, forse più di quanto non mi sia mai sentita, neppure a Parigi. Finalmente ho la famiglia che non ho mai avuto e per quanto siano matti mi vogliono bene. Sento ancora l'odore di bruciato delle mie splendide scarpe D&G... Angelo e i suoi moralismi del cavolo... Quelle scarpe mi erano costate € 8.000,00 ed erano pezzi quasi unici... Non ho avuto ancora il coraggio di buttarle, ma sono sicura che Aristide prima o poi me le farà sparire... Basta! Andrò a cercare lo zio così magari gli chiedo di insegnarmi qualcosa di interessante sulle varie erbette che crescono in giardino...

mercoledì 24 ottobre 2007

Zio Osvaldo ha fantasmato...

E svolazza per la casa...

e ci aggiunge anche i giochini

Brute Wars



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saluti

domenica 7 ottobre 2007

Ciao raga guardate come cosa faceva il caro zietto, quando è stato lontano dagli affetti famigliari!





Ma che rito era quello del tipo "adesso vi rompemo tutte li ossi " oppure .......... e che ne so sei tu lo sciamano.

mercoledì 5 settembre 2007

Grazie

Questo lo dedico al mio grande amico. a colui che mi ha dato una mano a mettere pace tra Angelo e Alex. Spike

sabato 16 giugno 2007

La principessa nera

Che giornataccia, sono andato a cercare un lavoro.
Ma ché, grazie alla fama che mi ha fatto, quel bastardo di Reich, di lavoro non se ne trova.
Come vedo casa da lontano, capisco che la mia cuginetta ha organizzato un’altra festa.
Mi avvio verso casa e una musica mi raggiunge le orecchie



Ma che palle ste canzoni anni 80. Ci saranno tutti i suoi amici in giro ubriachi, che vomiteranno ovunque escluso che nel cesso. Meglio evitarli .
Passo da dietro, La porta cigola entro vicino da un ripostiglio sulla mia destra, sento dei mugugni. Ormai mi aspetto di tutto:fantasma ,succubus e cose simili.
Apro la porta pronto a tutto ma …………
Gli amici di Evelin sono arrivati fino qui. “Scusa il disturbo” e richiusi la porta, fu l’unica cosa che sono riuscito a dire dopo quello che avevo visto

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Questa casa è sempre più strana.
Mentre mi avvicino alla scala per salire in camera sento la musica che aumenta, e più aumenta e più la gente parla urlando. Mmmmmmm adesso capisco, vedo Mc Farland che scappa inseguito da una bottiglia (naturalmente vuota ) scagliata da qualche ragazza.

Arrivo al primo piano (domani quella cuginaccia gli farò un bel discorsetto)
AaAaAaAaHhHhHhHhHhHhHhH

Maledetto bastardo lui è peggio di Reich, il mio incubo la mia nemesi.



Adesso visto che non c’è nessuno lo fulmino mmmmm anzi no lo brucio oppure lo annego comunque adesso faccio qualcosa di tremendo. Anche perché sono il mago più potente dell’universo.

“Scusa sai dove sia un bagno libero?” Una voce soave come il canto di un angelo proviene da dietro le spalle.
Dovevo aver l’ espressione da ebete o giù di li perché quando mi girai lei sorrise. Avevo ancora il mio nemico alle spalle pronto per il più terribile e terrificante scontro che sarebbe rimasto nella storia di questa casa e di questa casata.
La tipa mi passa di fianco e indicando il ratto demoniaco, “Hai paura di lui? Eppure è così piccolino peserà pochi grammi” Si avvicino al terribile mostro e lo prese per la coda.
Il mostro era catturato. La mia principessa azzurra anzi nera, come il vestito lungo che indossava mi aveva salvato. Aveva dei disegni in bianco, tutti fiori enormi mi faceva pensare a quello che avevi visto alla mamma quand’ero piccolo.

La mia eroina aprì una finestra e lascio cadere giù nel giardino.
“Adesso sei in debito con me,mi devi dire dove sta il bagno,altrimenti lo vado a riprendere”.
A quella minaccia indicai il bagno che come al solito è infondo a destra. L’accompagnai ed entrò.
Io voltai alle spalle alla porta me ne andai

E questa fu la prima volta che conobbi la mia futura ragazza,Giorgia.

La mia principessa nera

domenica 10 giugno 2007

Un poco di c..o




Mi sveglio alla luce del sole che filtra dalle tende logore .
Stamattina e tutto più bello ,la vernice screpolata delle pareti ,le macchie di umidità del soffitto le tavole dissestate del parquet.
L’acqua del catino è fredda. Meglio così, l’uso di tutta quella magia mi ha ridotto come una di quelle serate nei pub scozzesi. Mi vesto con i panni puliti, trovati piegati e appoggiati sulla sedia .
Mentre scendo le scale, mi accorgo del silenzio profondo che c’è nella casa .
Beh come al solito i cugini staranno ancora a dormire.
“Buongiorno signorino Enrico Maria Onofrio R. Ombrafiorita si accomodi in sala il suo tè è pronto”.
Sono anni che conosco Aristide e ancora non ho capito come fa a farci trovare la colazioni, pranzi, cene e tutto quello di cui abbiamo bisogno prima di chiederlo, tutto pronto al momento giusto.
Entro in sala e mi siedo sul sofà polveroso. La mia attenzione viene attirata dei rumori che provengono dal giardino.
Ma guardali tutti i miei cuginetti, si stanno tutti dando un gran da fare. Chi con pala chi con la magia ,per fare le fosse per qui poveri idioti che ci davano la caccia. Un gran furore mi colpisce al ricordo di quando ho scatenato tutta il mio potere su quei poveretti. E’ stato come vedere uno tsunami di fuoco. Da prima solo un po’ di fumo , poi come un’onda che si alza e si sposta in avanti sempre più veloce, il muro di fuoco travolge tutti e tutto riducendo il tutto in fertilizzante, utile per le prossime stagioni. Ma la fine peggiore è stata dei secondi tutti quelli che hanno avuto 2 sec di vita in più. E il loro ultimo pensiero è stato” Ma questa magia può essere solo il frutto del mago più potente dell’ universo “ tra un po’ ci credo anch’io d’essere il mago più potente del mondo(ma forse lo sono).
Per la prima volta, da quando sono stato licenziato, mi sento veramente in vacanza. Non voglio vederli oggi , voglio un po’ evadere.
Finisco di mangiare , mi dirigo in cucina e sposto il frigorifero. “Aristide quando esco chiudi la porta ci vediamo dopo. Ah già dimenticavo di ai parenti che sono ancora a dormire. Ciao.”
“Va bene signorino Enrico Maria Onofrio R. Ombrafiorita farò come lei vuole. Buona giornata.”.
Il tunnel fila dritto fino al cimitero del Verano. La tomba di famiglia è come l’abbiamo lasciata l’ultima volta. Piove. La mia solita fortuna ,non voglio tornare indietro aspetterò qui che spiova.
Noto una cosa che prima non avevo notato, i nomi scritti sui fornetti non sono della famiglia.
Ildebrando Onofri, Isidoro Alessi, Edmondo Purccu. Le date del decesso vanno dal 1719 all’ultima 1920.
Ma chi saranno? Comunque sia ,sicuramente avranno avuto a che fare con la nostra famiglia .
La cappella, non molto pulita, anzi sembra che siano decenni che nessuno la pulisca.
Fuori la pioggia continuava a cadere che fare per passare il tempo? Idea adesso esco e vado a rimediare qualcosa per pulire, almeno faccio passare un po’ di tempo .
In poco tempo rimedio tutto quello che mi serve, una scopa e una pezza.
Dopo circa un paio d’ore di lavoro e aver riempito due secchi di foglie terra e fiori che al toccarli diventavano polvere, il mausoleo è quasi decente.
La pioggia comincia a scemare.
Altri cinque minuti e potrò uscire senza bagnarmi e cos……… “Grazie”. Un fantasma comparve da dietro l’ara.
Sulle prime rimasi un po’ stupito e anche stupido . “Di cosa?” risposi. “Di aver dato una pulita” “ Ah .. di nulla “ Risposi “ Ma che ci fai qui ?” Chiesi mentre mi giravo una sigaretta .
“Io sono Isidoro Alessi e sono uno dei tre guardiani di questa entrata.” Disse con tono fiero.
“E gli altri due sono? E chi eri per essere stato seppellito qui?” Chiesi. Le cose si stavano facendo divertenti, qualche altro aneddoto sulla famiglia. “Gli altri due sono andati a controllare la zona. Io quand’ero in vita servivo la famiglia Ombrafiorita come maggiordomo. Quando sono morto, vista la mia devozione alla Famiglia, mi hanno fatto guardiano di questa entra segreta di Casa.
Venga qui signorino Enrico Maria Onofrio R. Ombrafiorita che la spolvero di tutta la polvere che ha sui vestiti. “
Da prima il suo tocco era lieve e delicato e tutta la polvere la vedevo lasciare i miei vestiti e cadere a terra.
“Signorino mi scusi ma devo farlo” sentii la sua mano affondarmi nella spalla.
Il gelo del suo tocco mi colpi l’animo. Tirò via la mano e tra le dita teneva una specie di fango nero come la pece.
“Che cos’è quello schifo eh?”. Il fantasma se la porto al disopra della testa e la face cadere nella bocca. Da prima la cosa si mosse e poi spari nel fantasma.
“Quello che ha visto era una piccola maledizione che qualche maghetto le aveva fatto. D’adesso in poi non avrà più tutta quella sfortuna.”
La pioggia era smessa e l’odore di erba bagnata entrava nella Cappella. “Grazie dell’aiuto Isidoro adesso devo andare prima che ricominci a piovere. Quando rientro ti saluto ciao” dissi.”arrivederci signorino Enrico Maria Onofrio R. Ombrafiorita.”
Dopo molte ore, ritornai entrai nella piccola costruzione,” Grazie ancora Isi ci vediamo la prossima volta “ Entrai nela passaggio e poi dritto a casa.
Chi sa che cosa hanno combinato i mie parenti.


lunedì 2 aprile 2007

Addio, fiero nemico.

Addio, Reich, il cerchio si e' finalmente chiuso.
Addio, al nostro ancestrale nemico.
Addio, da dove sei non puoi far altro che rimpiangere quell'ombra di vita che conducevi in terra.
Addio, 5000 anni di lotte, sangue e dolore si sono concluse in una sola notte di fuoco e morte.
Addio a te, faccia sbagliata della mia stessa medaglia.
Non e' da guerrieri saggi dileggiare lo sconfitto.
La tua fine della tua notte coincide con l'alba della Famiglia.
Non ti odio per quello che hai fatto ma piango gli innocenti che hanno pagato per la tua sete di potere.
Addio guerriero, a te va il mio rispetto.
Possa il mio canto accompagnarti nell'eternita' di dolore che ti aspetta.

martedì 20 marzo 2007

L'epilogo si avvicina.

Finalmente siamo tornati dall'Inferno!! Che splendida sensazione ora che tutto e' tornato alla normalita':
  • La polizia ci fa le poste sotto casa;
  • Reich ha fatto spiccare ordini di cattura per una serie di reati che, personalmente, non mi risulta di aver commesso ma va bene cosi';
  • Per tornare indietro abbiamo fimato "cambiali" con un sacco di gente;
  • La corte del Re di Nemi si un po' alterata, non tanto per aver varcato il portale con l'Inferno senza chiedereil permesso quanto per il fatto che lo abbiamo lasciato aperto una settimana circa(Angelo, ma sei davvero cosi' potente?). Cosa che dovrebbe aver prodotto dentro Roma una specie di finale di "Ghostbuster". E giu' altre cambiali.
  • La nipote tonta (quella col cane) ha rivelato al tizio del "Legamento" l'esistenza di un passaggio segreto che porta a casa(AAHHRRRGHHHH!!!!!!!).
  • I Rosacroce continuano ad aumentare la taglia su di me.

Adesso ci resta solo da attirare Reich nel giardino di casa (presidiato dai pulotti) al tramonto, aspettare che dall'altra parte una sedicente Dea apra un portale, sperare che le coordinate siano esatte altrimenti lo apre nella dispensa, prendere il vampirlo e schiaffarlo all'inferno dove verra' divorato per i secoli dei secoli amen.

Mi stavo dimenticando la cosa piu' importante: dopo aver interrotto il suo legame col Kur il potere di Reich e' diminuito, colpendolo all'occhio destro (sinistro ?) lo possiamo mettere in condizioni di non recuperare piu', a quel punto abbiamo a che fare "solo" con un vampiro di 5000 anni con ascendenze divine al comando di una schiera di Succubi, Cuori d'Ombra e pulotti.

In ogni caso sara' l'epilogo.

Osvaldo

martedì 20 febbraio 2007

Mmmmmmmm


Ma è mai possibile!

Sempre e solo noi , quando torniamo faccio togliere il malocchio a noi tutti .

Adesso qui! Pensavo che l'inferno era una cosa brutta ma qui si esaggera . Paesini materializzati da una piccola anima innocente , che aveva sterminato una guarnigione di soldati nazisti , per carità non è che mi dispiaccia ,però a tutto c'è un limite.

Per poi non parlare di quell'armadio a n°x ante a n°x stagioni che poverino è caduto nella trappola dello sgambetto con l'asta dell' alabarda , con cappotta annessa .

Devo dire che, prenderlo a pugni con i tirapugni di ferro è stato un ottimo sfogo.

Visto tutto quello che mi ha fatto quel bastardo di Reich , lo sfogo mi è servito altrimenti ,l'esaurimento nervoso era dietro la porta .

Nota positiva è il nonno , forse adesso avremo qualche spiegazione .

Devo ammettere che il carisma Ombrafiorita ha dato i suoi effetti, il nonno che si presenta con una guarnigione di anime villiche ,non me lo aspettavo .

Ma la cosa che ancora non mi riesco a capacitare é il caro Hivanof finalmente è diventato solido .

Devo ammetere che vederti in divisa dell'impero Russo della I Guerra Mondiale ti calza a pennello non è che quando torniamo a casa , mi presenti il tuo sarto , sai cambiare il guarda robba non mi dispiacerebbe .

Ma adesso mi pongo una domanda seria .

Se noi qui non possiamo usare i nostri poteri, il bastardo avrà lo stesso problema ?

Perchè a questo punto c'è un'altra domanda come lo facciamo a far arrivare qui e imprigionarcelo ?

Ma evidentemente la risposta a queste domande ci sarà svelata dal nonno .


venerdì 16 febbraio 2007

Vacanze Ombrafiorita



Caro Aristide,
Spero che i sistemi postali di qui non siano infernali come quelli italiani, e questa cartolina ti arrivi presto! Come sta il signorino Batuffolo di Cachemire (ammicco ammicco)?
Qui all'Inferno al momento stiamo tutti molto bene, anche se abbiamo visto ancora pochino. Soprattutto siamo in ottima compagnia: non ci crederai, ma proprio ora ci ha rimboccato le coperte Nonno!!! Che immensa felicità. Niente di paragonabile a nessuna droga finora provata. Siamo anche un pò felici di aver accoppato una specie di Mazinga in vesti ossute, puoi essere fiero di noi.
Domani ci aggiorneremo con gli ultimi 10 anni di ciarle familiari. Ti saluto, Nonno ha detto di dormire!
Ci manchi ma torneremo vincitori!
P.S. Scusa la banalità della cartolina, ma non si trova di meglio da queste parti.
P.P.S. Quest'atmosfera crepuscolare mi si addice un sacco, mai avuto il morale più alto di ora!!!
Veronica.

martedì 6 febbraio 2007

Per Veronica.

Nipote, il cane adesso e' una realta', ma sta benedetta "R" che significa...?
Ti ricordo che i patti sono patti: io peroravo la causa canina, tu svelavi il mistero di famiglia.
Aspetto presto tue notizie.

Calma ragazzi....

Quelli davanti alla porta sono solo due innocenti ed innocui (e ci tengo a ribadire INNOCUI) pulismani di ronda...
Non hanno nulla a che fare con le amiche stronzette del nostro congiunto Alex.
Le sopraddette sono ormai sotto 3 metri di terra, ci ha pensato il Cosacco...
Probabilmente sono qui per la testimonianza sui fatti del convento, vi ricordate? dovevamo lasciare una dichiarazione in questura e ci siamo dati alla chetichella in perfetto stile Ombrafiorita.
Percio' vi prego, fatelo per il vostro amato zietto che alla sua eta' potrebbe rischiare un colpo stavolta:
PRIMA si parla.
POI (eventualmente e se proprio non ci sono alternative) si blasta la ronda.
Soprattutto vi ricordo che il salotto pullula ancora di essenza residua, non callate, OK?
P.S. Perche' ho invece un pessimo presentimento....? Saranno i trascorsi familiari...?

mercoledì 31 gennaio 2007

Alla cortese attenzione del Sig. Bruno Reich

Esimio Signor Reich la volevo ringraziare per avermi ,incastrato e poi di non aver proseguito con le accuse .
Io mi chiedevo ,ma è mai possibile che lei si vendichi così? Mi ha fatto solo licenziare.
Beh! Insomma essendo Lei ,uno dei più grossi personaggi di Roma mi aspettavo qualcosa di molto più preoccupante.
Questo sta a significare che per lei quella finta suora ,il libro e quel posto valevano così poco?
Gli volevo dire che il mio responsabile ,Matteo Marulo è una bravvissima persona e quindi si merita una promozione.
Adesso passiamo a cose più importanti .
Quell'idiota di mio Alex" sono sempre in calore" Ombrafiorita, ha dato il permesso ad entrare a casa nostra a quella poco di buono della tua compare ,va beh! spero che tu non gli ci sia troppo affezionato a lei e alle sue amiche, sai ne ritorneranno poche , con il libro ma poche.
All'elenco del conto che ha aperto verso la nostra Banca Ombrafiorita vanno agiunti le seguenti cose:

N° 1 serratura d'epoca risalente al 17° secolo

N° 1 porta risalente al 17°

N° 1 libro risalente a qualche secolo fa! (Poi faremo valutare da qualche amico di Angelo )

N° 1 ricercatore di lingue antiche (nella fatti specie Lingua Sumerica )

Per il ricercatore pace tanto quando avrebbe finito di tradurre il libro ,gli avvremmo dovuto dare 10.000,00 EURO , che tanto non avrebbe preso. E forse sarebbe morto lo stesso

Per il libro , eh quello mi dispiace che te lo sei portato via , ma diciamo che il conto e quasi pari,
Visto che noi ti abbiamo distrutto due covi fatto a pezzi quasi 2 cuoridombra e una suora ,e liberato una svariata di bambini .

Spero che in questo elenco non manchi nulla.

P.S.
Ti ricordo una cosa che ti ho detto quel giorno nel mio ufficio, puzzi ogni giorno di più di morto ,e ricordati che io sono Enrico Maria Onofrio R. Ombrafiorita il mago più potente del'universo.

Si si potrei scrivere una lettera del genere sai quanto ci metterebbe a rispondermi .
Va beh provo a metterla giù ........... azz la penna non funziona. Va beh domani ne rubero una scatola in ufficio ........ azz sono stato licenziato.

Fato di merda .

lunedì 22 gennaio 2007

Ricetta per golem







Ingredienti

Prendere un masso da 50 a 1000 Kg
Un posto dove non sia possibile fare dei danni
4/5 di magie elementali
1/5 di fuoco dell'anima

Andimo ad iniziare:

Mettere il masso al centro di una grande radura.
Da prima riscaldare il tutto con fuoco finchè la pietra non diventa appena malleabile (fare attenzione se la pietra troppo calda è o troppo fredda)
Iniziare a modellare il masso , con i poteri della terra ( più tempo ci mettere e più sarà somigliante a ominidi ,le prime volte cercate solo di fare degli abbozzi molto rudimentali per poi fare figure sempre migliori. La pratica rende perfetti)
Datagli la forma, sarà il momento di freddarlo (non lo dovete uccidere , chiaro?), da prima con il vento e poi dall'acqua.

Quando avrete finito di creare il feticcio ( state attenti a non farvi cadere qualche lapillo bollente sui piedi).

Dopo che vi riposerete un pochino.
Dopo che vi siete riposati, useremo fiamma dell'anima (che vi siete fatti insegnare da vostro cugino bacchettone [scusami Angelo]).

Sperando nelle varie commbinazioni astrali e in un di pò di culo, evitere di aprire portali dimenzionali e di trovarvi qualcuno dentro con occhi verdi che dice che vi uccidera .

Ed ecco a voi il golem è servito.

Avvertenze:
Prima di freddarlo (e non voglio dire ucciderlo ), cercate di creare una nicchietta ,dove va messo un foglio con sopra scritta una parola.
ATTENZIONE: se il foglietto viene distrutto il golem si fermerà.

Tenere lontano dalla portata dei bambini.

venerdì 5 gennaio 2007

Il prezzo per Hivanof di essere un ladro

"Casa Ombrafiorita di notte è silenziosa ed immobile.

Anche le potenti trame d'essenza, che permeano i muri e gli oggetti antichissimi di questo maniero, sembrano dormire.
Muovermi tra i corridoi è come fare il topo nel labirinto. Dietro ogni angolo innumerevoli linee d'essenza si perdono all'infinito... "mi avevano detto che era una casa particolare, ma non avrei mai osato immaginarla così".

Vedo i miei cugini dormire, le tende muoversi tra mille spifferi. Sento i topi nella soffitta e fuori l'erba ondegiare morbida, tra le ossa abbandonate attorno la capanna di Osvaldo.
"E' tutto un'eco!"

Se il fuoco danza, ne capisco il movimento, se un un uomo piange di terrore, posso vedere l'anima vibrare.. posso toccarla nel fondo e riscaldarmi.. o spegnerla.
"il mio essere può uccidere"

Sono troppi giorni che il ricordo della fame e dei sapori mi ha abbandonato, un'aridità di sensazioni umane che si mescola alla meraviglia della non esistenza.
"bisogna cambiare il proprio punto di vista nella vita", è facile dirlo quando il tuo punto di vista non ti fa passare attraverso i muri.
"In questo momento sono più simile a un calamaro gigante del mal baltico, il freddo diventa un sottile foglio di carta che ti sfiora addosso, l'acqua un colore vivace dove abbandonare il proprio corpo." "

Hivanof si mise a sedere osservando il talismano verde appena rubato. Le luci dell'alba erano ormai vicine, da li a qualche ora, forse, avrebbe trovato qualche risposta.