martedì 19 dicembre 2006

Maledetto Via col vento



Aristide è tanto buono con me, e anche oggi mi ha assecondato quando l'ho supplicato di vedere (ancora) Via col vento insieme. E' vero, lo vedo almeno una volta a settimana, ma insomma, il canguro alato era andato via e io ero tanto triste. Ora però lo sono ancora di più, e non per il film che di per sè non finisce mai di farmi tornare il buon umore.
Stavo felicemente annegando in una valle di lacrime guardando Rett mentre volta le spalle al suo Grande Amore, quando mi sono resa conto che al suo posto immaginavo Reich, l'abominio che odia e perseguita la mia stirpe da millenni.
La mia famiglia non capirebbe mai: io lo voglio veramente morto, eppure non posso non riconoscere che in qualche modo ne sono affascinata. La tenacia con cui ci perseguita, il disprezzo che ci dimostra ai miei occhi umani appaiono romantici, sento dei vincoli tra noi e lui più pericolosi e devastanti dell'odio. Forse, anzi è proprio il suo odio a sconvolgermi così tanto. Ricorda un essere umano nel dimostrarcene. Perchè? E perchè noi? Cosa è successo in tempi ormai andati...cosa gli ha fatto passare la nostra famiglia a parte una brutta giornata grazie a Nonno?
Mi sento in colpa, mi sembra di giustificarlo, ma ho anche l'impressione che se questi pensieri non sono un residuo della merenda offertami dallo zio potremmo avere a disposizione un suo punto debole, il suo odio per noi.
Basta così, divento(ancora più)pazza a pensare a tutto questo ora. Ci penserò domani, domani è un altro giorno...

sabato 16 dicembre 2006

Valentina


Ciao Alex l'altro giorno ho trovato Valentina i giro per casa.
Ti chiedo di non lasciare in giro queste COSE .

La prossima volta che la trovo in giro gli farò fare un giro all' amico scozzese.

Il vuoto

venerdì 15 dicembre 2006

Festa


Caro Aristide


Ti lascio questa foto che ho trovato nella bibblioteca .

Ma che gente veniva alle feste degli Ombrafiorita?

martedì 12 dicembre 2006


lunedì 11 dicembre 2006

Rovine

Eccomi miei cari parenti. Ho letto con molta attenzione i vostri scambi di battute. Divertenti. Vorrei essere come voi, e divertirmi come fate voi delle piccole e insignificanti cose che vi rendono la vita piacevole. Ma non ci riesco. Mi rendo conto di essere quasi grottesco, l'ombra di un tempo che non esiste più, sopravvissuto mio malgrado a quella che fu la gloria del casato. Non trovo divertente che Aristide stia senza paga. Non trovo divertente che Alex sia un pervertito. Non trovo divertente che le mie più strette parenti si comportino da donne di strada. Ma sono della famiglia e li amo tutti. Davvero.
Eppure mi sento sempre più solo, un disadattato, figlio di un tempo che non è più. Non posso fare altro che accettarmi per quello che sono, e comportarmi di conseguenza.
Reic, l'antico nemico con poteri semi-divini, è tornato, recando offesa al casato. Per quel che mi riguarda tanto basta: è guerra. E se il sangue non è acqua, non sarò solo in questa battaglia! Io sono Angelo degli Ombrafiorita!

giovedì 7 dicembre 2006

Qualcosa per Aristide

Salve Aristide viste le nostre scarse risorse ,ti scrivo questa ricetta di un primo piatto Afgano che ho imparato nei mie viaggi.

1 tazza di fagioli verdi, 3 1/2 tazza d'acqua, 1 tazza di riso ben sciacquato, 1/2 cucchiaino di sale o a piacere, 1 1/2 cucchiaino di semi di cumino macinati, 1/4 cucchiaino di pepeCuocete i fagioli in acqua a fuoco moderato per 1/2 ora. Non appena le bucce verdi saliranno in superficie durante la cottura potranno essere estratti con una schiumarola dall'acqua.Aggiungete il riso, il sale, i semi di cumino, il pepe e continuate a sobbollire il composto a fuoco basso per un'altra 1/2 ora. Dovrebbe rimanere umido. Servite caldo.

Visto che afgani stanno più o meno come noi ci possiamo stare

Ci vedimo sta sera quando ritorno da lavoro.

martedì 5 dicembre 2006

Una notte di nebbia


Dal diario privato di Enrico Maria Onofrio R. Ombrafiorita


Roma 15/09/1989

Era da un pò che lo notavo, tutte le sera alle 22.30 mi affacciavo alla finestra , Egli era li.
Sinceramente di cose strane per casa ne avevo visto tante .
Questa però era nuova ,non era un fantasma ,non era nessuna delle presenze di casa ,era nuova e quindi la mattina avvolte trovavamo il giardino un pò calpestato.
Una sera quando tutti erano andati a dormire ,scivolai fuori dalla stanza e segui alcuni corridoi , per non farmi vedere.
Come al solito Aristide mi intercetto ,con una tazza di latte caldo e un pò di biscotti.
"Singnorino Enrico Maria Onofrio R. spero che uno spuntino prima di uscire gli faccia piacere!". "Certo che mi fa piacere ,però è meglio che ci spostiamo da qui altrimenti mi scopriranno ".
Aristide tese una mano aprendo un passaggio che non avevo mai visto.
Mi fece entrare in una stanza , era arredata con poschi mobili ma di buon gusto.
C'erano quadri ovunque però uno solo mi catturò.
Aristide diete un colpo di tosse,"Hemm Signorino , se vuole si può accomodare sul tavolo".
Al centro della stanza c'era un tavolo di legno masselo .Io mi avvicinai e posai la tazza con il latte e il piattino con i biscotti sul tavolo . Mi misi seduto ,ma la voglia di guardare quel quadro era tanta.
Nella tela ,era raffigurata una bellissima donna ,che sembra che guardi fuori da una finestra.
Aristide visto che ero molto interessato ,mi raccontò la storia della donna.
Si chiamava Osiride Ombrafiorita, era stata una delle mie prozie.
A quanto pare aveva avuto una storia d'amore con un umano senza poteri.
Quando lei si rivelo per quello ch'era, una maga, lui la denuncio alla Sacra Rota è fu messa al rogo.
A quanto pare , Osiride prima di morire bruciata, maledise il mal capitato. "Che tu possa cercarmi fine alla fine dei tutoi giorni ed oltre".
Dopo pochi giorni il tipo mori di colpo. Fu colpito da un fulmine , e poi il suo corpo prese fuoco.
D'allora nel giardino si aggirerebbe l'anima del maledetto, alla ricerca ormai della povera Osiride.
Io finii il mio latte caldo e preso da una strana voglia di non andare in giardino, me ne tornai i camera mia .


Benedetto Aristide sapevi già allora cosa stravo per fare prima che la facessi.
Chi sa come me la sarei cavata con quel tipo.

Domani comunque ci riprovo e speriamo di non essere di nuovo intercettato ,dal caro Aristide.

domenica 3 dicembre 2006