domenica 19 novembre 2006

Quando Aristide entrò nella tana del lupo.

Ok Hivanof, fai mente locale.
C'era un tempo in cui il nome Ombrafiorita faceva tremare di terrore intere stirpi di esseri mistici. Chi era contro si nascondeva senza scampo! Chi chiediva sussidio trovava in noi conoscenza e segreti così oscuri, che anche la Bocca dell'Inferno avrebbe ruggito d'invidia.
Pensa Hivanof!
Mi chiamano cugino. A me! Hivanof! che come fratello ha avuto il freddo delle steppe, come amico chiare notti sopra alberi imponenti.
Mi raccontano che il vecchio è morto. Ucciso da un'antica creatura che vuole spazzarci via. Io... credo... di averla incontrata. Credo mi abbia evocato. Mi ha chiesto da che parte stavo... vuole conoscere ci di nuovo è arrivato in città. Se ne sente il padrone.
Ma il mio "patto" è diverso. Io non cammino sulla terra mimando chi è vivo, nutrendomi di loro. Il mio essere può passare le dimenzioni, lacerare le trame dell'essenza, diventarne parte.
Ma c'è molto ancora da imparare.

Questo dannato varco non si vuole aprire.
Concentra la tua energia, distruggi questo muro, devi entrare! E il tuo essere che te lo chiede, lo vedo vibrare nelle essense degli Ombrafiorita!
Perchè tutto non cada di nuovo nell'oblio.

2 commenti:

Enrico Maria Onofrio R. ha detto...

Mio caro fantasma perchè non te ne sei rimasto al freddo e al gelo.
Ti sei fatto 6000km per rompere qui?
Ti ricordo che il mago + potente dell'universo sono io quindi non rompere .
Il mondo sarà mio muahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah

Zio Osvaldo ha detto...

Caro il mio (ex)congiunto: non hai ancora visto nulla...
A casa Ombrafiorita la realta' supera di gran lunga qualsiasi fantasia.