Che giornataccia, sono andato a cercare un lavoro.
Ma ché, grazie alla fama che mi ha fatto, quel bastardo di Reich, di lavoro non se ne trova.
Come vedo casa da lontano, capisco che la mia cuginetta ha organizzato un’altra festa.
Mi avvio verso casa e una musica mi raggiunge le orecchie
Ma che palle ste canzoni anni 80. Ci saranno tutti i suoi amici in giro ubriachi, che vomiteranno ovunque escluso che nel cesso. Meglio evitarli .
Passo da dietro, La porta cigola entro vicino da un ripostiglio sulla mia destra, sento dei mugugni. Ormai mi aspetto di tutto:fantasma ,succubus e cose simili.
Apro la porta pronto a tutto ma …………
Gli amici di Evelin sono arrivati fino qui. “Scusa il disturbo” e richiusi la porta, fu l’unica cosa che sono riuscito a dire dopo quello che avevo visto
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Questa casa è sempre più strana.
Mentre mi avvicino alla scala per salire in camera sento la musica che aumenta, e più aumenta e più la gente parla urlando. Mmmmmmm adesso capisco, vedo Mc Farland che scappa inseguito da una bottiglia (naturalmente vuota ) scagliata da qualche ragazza.
Arrivo al primo piano (domani quella cuginaccia gli farò un bel discorsetto)
AaAaAaAaHhHhHhHhHhHhHhH
Maledetto bastardo lui è peggio di Reich, il mio incubo la mia nemesi.
Adesso visto che non c’è nessuno lo fulmino mmmmm anzi no lo brucio oppure lo annego comunque adesso faccio qualcosa di tremendo. Anche perché sono il mago più potente dell’universo.
“Scusa sai dove sia un bagno libero?” Una voce soave come il canto di un angelo proviene da dietro le spalle.
Dovevo aver l’ espressione da ebete o giù di li perché quando mi girai lei sorrise. Avevo ancora il mio nemico alle spalle pronto per il più terribile e terrificante scontro che sarebbe rimasto nella storia di questa casa e di questa casata.
La tipa mi passa di fianco e indicando il ratto demoniaco, “Hai paura di lui? Eppure è così piccolino peserà pochi grammi” Si avvicino al terribile mostro e lo prese per la coda.
Il mostro era catturato. La mia principessa azzurra anzi nera, come il vestito lungo che indossava mi aveva salvato. Aveva dei disegni in bianco, tutti fiori enormi mi faceva pensare a quello che avevi visto alla mamma quand’ero piccolo.
La mia eroina aprì una finestra e lascio cadere giù nel giardino.
“Adesso sei in debito con me,mi devi dire dove sta il bagno,altrimenti lo vado a riprendere”.
A quella minaccia indicai il bagno che come al solito è infondo a destra. L’accompagnai ed entrò.
Io voltai alle spalle alla porta me ne andai
E questa fu la prima volta che conobbi la mia futura ragazza,Giorgia.
La mia principessa nera
sabato 16 giugno 2007
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1 commento:
Nipote non cambierai mai:
Sputi sulle feste della nostra lisergica congiunta ma poi ci rimorchi....
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