Nipote, il cane adesso e' una realta', ma sta benedetta "R" che significa...?
Ti ricordo che i patti sono patti: io peroravo la causa canina, tu svelavi il mistero di famiglia.
Aspetto presto tue notizie.
martedì 6 febbraio 2007
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2 commenti:
Zietto. In effetti le mie giornate sono ormai molto tormentate dal dilemma cui ora mi costringi a confrontarmi. Ma io non posso, capisci? So che mi hai appoggiato, ma anche con lui c'era il patto di non rivelare nulla in caso mi avesse aiutato. E lui quella notte c'era.
Questa situazione è ignobile. Non posso sopportare di fare un torto a nessuno di voi, il vostro affetto e amore mi sono troppo cari... Datemi un'alternativa, non mi lasciate da sola in questa situazione così difficile, vi prego, mi sento persa.
Vi voglio tanto bene.
Cara nipote, nessuno meglio di me puo' capirti:
sapessi le volte che ho fatto promesse sapendo di non poterle mantenere al solo scopo di fare soldi...Il profitto e' sempre stato il mio fine, che siano stati soldi o quant'altro non mi sono fermato mai a considerare le conseguenze delle mie azioni.
Quando ho offerto il mio aiuto per la causa canina pensavo solo al mio tornaconto personale.
Ma adesso qualcosa sta cambiando: da quando sono di nuovo in famiglia e vi vedo soffrire e patire gli uni per gli altri senza nulla chiedere in cambio sto cominciiando a rivalutare il mio punto di vista.
Certo, non sara' facile ne immediato, lo spirito del vecchio furfante non morira' tanto in fretta. Non voglio metterti in imbarazzo. Tieni per te il segreto della "R" se rivelarlo ti crea tanta confusione. Il vostro affetto mi ripaga gia' abbastanza.
P.S. Nel prato mi hai salvato la vita, questo non lo dimentichero'.
Un saluto alla mia (un po' troppo) fatta nipote
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