Roma 15/09/1989
Era da un pò che lo notavo, tutte le sera alle 22.30 mi affacciavo alla finestra , Egli era li.
Sinceramente di cose strane per casa ne avevo visto tante .
Questa però era nuova ,non era un fantasma ,non era nessuna delle presenze di casa ,era nuova e quindi la mattina avvolte trovavamo il giardino un pò calpestato.
Una sera quando tutti erano andati a dormire ,scivolai fuori dalla stanza e segui alcuni corridoi , per non farmi vedere.
Come al solito Aristide mi intercetto ,con una tazza di latte caldo e un pò di biscotti.
"Singnorino Enrico Maria Onofrio R. spero che uno spuntino prima di uscire gli faccia piacere!". "Certo che mi fa piacere ,però è meglio che ci spostiamo da qui altrimenti mi scopriranno ".
Aristide tese una mano aprendo un passaggio che non avevo mai visto.
Mi fece entrare in una stanza , era arredata con poschi mobili ma di buon gusto.
C'erano quadri ovunque però uno solo mi catturò.
Aristide diete un colpo di tosse,"Hemm Signorino , se vuole si può accomodare sul tavolo".
Al centro della stanza c'era un tavolo di legno masselo .Io mi avvicinai e posai la tazza con il latte e il piattino con i biscotti sul tavolo . Mi misi seduto ,ma la voglia di guardare quel quadro era tanta.
Nella tela ,era raffigurata una bellissima donna ,che sembra che guardi fuori da una finestra.
Aristide visto che ero molto interessato ,mi raccontò la storia della donna.
Si chiamava Osiride Ombrafiorita, era stata una delle mie prozie.
A quanto pare aveva avuto una storia d'amore con un umano senza poteri.
Quando lei si rivelo per quello ch'era, una maga, lui la denuncio alla Sacra Rota è fu messa al rogo.
A quanto pare , Osiride prima di morire bruciata, maledise il mal capitato. "Che tu possa cercarmi fine alla fine dei tutoi giorni ed oltre".
Dopo pochi giorni il tipo mori di colpo. Fu colpito da un fulmine , e poi il suo corpo prese fuoco.
D'allora nel giardino si aggirerebbe l'anima del maledetto, alla ricerca ormai della povera Osiride.
Io finii il mio latte caldo e preso da una strana voglia di non andare in giardino, me ne tornai i camera mia .
Benedetto Aristide sapevi già allora cosa stravo per fare prima che la facessi.
Chi sa come me la sarei cavata con quel tipo.
Domani comunque ci riprovo e speriamo di non essere di nuovo intercettato ,dal caro Aristide.
4 commenti:
Singolari gli strati dell'essenza, possono prendere varie forme e manifestarsi in strani modi.
Quella notte ho scoperto che Aristide scinde tutto questo assumendo le forme del bisogno e rivelando quello che serve più di quello che è.
la cosa comoda di non essere più vivi e che è facile spiare certi "intrighi" notturni, la cosa cattiva è che non saprò mai comè sono quei biscotti.
Destino infame (senza stomaco)
Spero che i biscotti le siano piaciuti, signorino.
Erano gli ultimi.
Finche sta lontano dall'orticello per me va bene. In fondo fa sempre parte della famiglia...
Raga il problema è un'altro guardate la data .
Avevo solo 15 anni .
E comunque Aristidenella credenza in cucina troverai del the ancora sigillato, e dei biscotti secchi certo non sono i Gentilini ma sicuramentesono mangiabili .
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